Sìlarus

rassegna bimestrale di cultura

fondata da Italo Rocco

Ecco il verbale della giuria della XLIII edizione del Premio Nazionale Sìlarus 2011, la cui cerimonia conclusiva di premiazione si è tenuta il 26 giugno nell'Aula Consiliare del Comune di Battipaglia.

Madrina della manifestazione sarà Silvia Luzzi:

Silvia Luzzi è laureata in Filosofia e Psicologia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze. Dal 1973 svolge l’attività di attrice. La passione per il teatro l’ha portata a sperimentare le più diverse forme di espressione, dal così detto teatro di strada degli anni ‘70 a Milano con la Comuna Baires, alle più tradizionali del teatro di prosa. Dal 1973 al 1976 nella Coop. “Il Melograno” diretta dai fratelli Andrea e Antonio Frazzi è in “Victor ou les enfantes ou pouvoir” di R. Vitrac e nel “Don Giovanni” di Molière. Nello stesso anno vince un provino con la televisione tedesca Bayerische Rundfunk e lavora con R. Graff, ex assistente di B. Brecht.. Nel 1977 vince un provino con Mario Missiroli per lo Stabile di Torino e partecipa ad alcune produzioni tra cui “La duchessa di Amalfi” di Webster, la “Trilogia della villeggiatura “ di C. Goldoni e “Solitudine” di Fenoglio , questa con la regia di R. Guicciardini con il quale farà anche “ I gioielli indiscreti” di D. Diderot per il Teatro Regionale Toscano nel 1979. Nello stesso anno comincia a collaborare anche con la Rai-TV, è così ne “La vita di Anna Kulicioff" con la regia di R. Guicciardini. Nel 1980 è a Siracusa con Giancarlo Sbragia ne “Le Baccanti”. Per la Rai è la perfida Atenaide ne “Il padrone delle ferriere” nel 1982 e in molte produzioni radiofoniche, inizia anche a lavorare nel doppiaggio che svolge tuttora. Negli anni ‘80 allarga la sua esperienza al teatro sperimentale e alla ricerca di forme espressive, sotto la guida del regista P. Pieralli, è nel “ Trittico “ di Schomberg al Teatro alla Scala di Milano, intensificando poi i suoi studi con l’attrice-cantante Gabriella Bartolomei. Nel 1986 al Comunale di Firenze è Titania diretta dal Maestro Luciano Berio per una serie di concerti, poi ancora per il teatro Comunale di Firenze al Maggio Fiorentino nel “Benvenuto Cellini” di Berlioz con la regia di E. Moshinscky e con Luca Ronconi ne “Sogno di una notte di mezza estate” di Purcel. Sempre negli stessi anni collabora con M. Marceau al Cantiere internazionale d’Arte di Montepulciano tornando poi con una operina “Througs roses” di Neikrug e per tenere corsi di respirazione e uso della voce. Nel 1993, chiamata dal Maestro Giorgio Battistelli, recita in otto serate di poesia e musica dal vivo ideate e pensate in collaborazione con Dino Villatico titolate “Vagabondaggi d’amore”. Alla fine degli anni ‘80 è anche direttrice artistica di un nuovo festival estivo “Amata Estate” dando vita ad un nuovo momento espressivo, fantasioso e culturale del territorio amiatino riuscendo a coagulare esperienze musicali e di parola, mescolando danza - musica - verbalità e risvegliando enormi interessi nella popolazione. Negli ultimi anni, trasferitasi a Roma, concentra la sua attività nella radiofonia, nel doppiaggio, nella produzione televisiva partecipando ad alcuni film come “Touch and die” di P. N. Solinas - “Una questione privata” di A. Negrin - “ Un posto freddo infondo al cuore” di S.Scavolini - “Le due madri” “Una storia spezzata” e “L’avvocato delle donne” dei fratelli Frazzi, e in fiction quali “ Medico in famiglia” - “Linda medico legale” - “Don matteo” - "Diritto di difesa"- “Nebbie e delitti” – “Medicina generale” - "Perduto amor" e “Niente è come sembra” di Franco Battiato sono gli ultimi film In teatro è con Giancarlo Cobelli ne “Il dialogo della palude” di M.Yorsenaur - nell’ “Eneide” di M.Troiani - in “Orlando” di G.Carluccio - in “Deliziosi veleni “ di L.Poli - in “Vita e morte di Re Giovanni” di W. Shakerspeare con la regia di Giancarlo Corbelli - in “ Possesso”di A.Yoschua con F.Valeri. Da molti anni insegna respirazione-uso della voce e recitazione nella scuola di cinematografia e teatro "Per-corsi" insieme a Giulio Scarpati , all’Accademia del Cinema di Bologna . E’ riconosciuta e stimata acting coach , tra i suoi allievi Barbara Bobulova, Andrea di Stefano, Greta Scacchi e Andrea Osvart; tiene corsi e stage in tutta Italia.

 

La Giuria del XLIII Premio Letterario Silarus, Poesia, Narrativa e Saggistica, Presidente onorario Gerardo Bianco , Eugenio Fizzotti, Carlo Carbone, Lorenza Rocco e Mirella Taverna ha assegnato i seguenti premi:

Sezione Poesia:

Primo classificato: Pasquale Balestriere (Barano d'Ischia, NA) per "Sul mare nero occhi come stelle”, con la seguente motivazione: “Gli arrivi massicci dei profughi sulle nostre coste, con imbarcazioni assolutamente fatiscenti, sono una delle piaghe della quotidianità e Balestriere canta la ventura e la speranza degli immigrati in fuga dalla guerra e dalla miseria. Un sentimento attivo e persistente genera traumi e rispondenze, figurazioni ed afflati di fraternità per un’opera attuale e partecipata”.

II° a Filippo Inferrera di Ravenna per “Figli della solitudine” con la motivazione “Dall’abisso esistenziale contemporaneo affiora l’apologo dell’incomunicabilità, della solitudine e del silenzio e, sull’onda dello smarrimento, Inferrera investe l’amarezza del suo canto. Suggestivo nei toni e profondo nell’inquietudine, il poeta è animato di sincero pathos e dolorosa meditazione”.

III° ad Anna Giannini di Salerno  con “Dai miei ricordi” con la motivazione: “Gli eventi di una vita sono scanditi dai battiti del cuore. Lontano da ogni liricità scaltrita o preziosa, Anna Giannini canta con un’espressione semplice e commossa”.

Segnalato: Mario Bolognini di Roma per “Lacio Drom”.

 

 

Sezione Narrativa:

I° a Flavio Nimpo di Cosenza per “L’urlo di Cassandra” con la seguente motivazione “ E’condannata da Apollo a predire la rovina di Troia, la figlia di Priamo vive un intenso substrato di sentimenti, dove altalenano sogni e realtà per un racconto decisamente suggestivo. Affreschi della natura e sfumature d’anima, dolci risonanze ed incubi sussultanti tramano una buona narrazione”.

II° a Luigia Bencivenga di Bologna per “Milleottocentosessantuno” con il giudizio “Un integerrimo professore del Regno Sabaudo scende a Napoli dove convivono sudiciume e pregiudizi, grettezza e donne procaci e viene folgorato da un’avventura d’amore e sesso. Vivido è lo spaccato partenopeo che si anima in larghi abbozzi, testimoniando un’epoca ed una spinosa realtà”.

III° a Antonio Limongi di Salerno per “Zio Gioacchino” con la motivazione ”L’autore svela il segreto di un vecchio tabaccaio mutilato che, soldato della grande guerra, fu costretto, per difendersi, ad uccidere l’uomo che lo ferì. Semplicità di trama e calore d’espressione offrono un’opera genuina”.

 

Sezione Saggistica:

I° ex aequo a Ugo Piscopo di Napoli per “L’antimeridionalismo, una questione da approfondire” con la seguente motivazione “Ugo Piscopo aggiunge una perla al suo saggismo d’autore. Con un’analisi critica puntuale e stringente, il saggista approfondisce la questione dell’antimeridionalismo, da ogni angolazione. antropologica, sociologica, storica, letteraria. Da Roberto il Guiscardo al Boccaccio del Decamerone, il meridionale con connotazioni farsesche, ambigue, ciniche, amorali è diventato uno stereotipo radicato nell’immaginario collettivo, non solo al Nord. Un invito a sfatare luoghi comuni con una critica costruttiva per “la rinascita e il riscatto del Mezzogiorno””.

I° ex aequo a Michele Ceres di Caposele (AV) per “L’unità e i pregiudizi antimeridionali” con la seguente motivazione “ Michele Ceres con una lucida analisi critica offre un quadro completo e documentato dei pregiudizi antimeridionalisti, dall’ Unità di Italia ai giorni nostri. Lo studioso individua le cause da un lato nell’opinioni negative delle classi dirigenti, dall’altro nel complesso d’inferiorità e di subordinazione psicologica del meridionale nei confronti del settentrionale. Con notevoli capacità di sintesi, Ceres passa in rassegna le “deliranti” tesi della scuola antropologica come quelle moderate del Negri. In un’analisi storica puntuale, che giunge all’età giolittiana e al fenomeno della Lega nord, da Miglio ai giorni nostri”.

II° a Dante Jagrossi di Caiazzo (CE) per “Dall’anima al sangue: il contributo meridionale all’Unità d’Italia” con il giudizio “ Dante Jagrossi sfata sulle base di precise argomentazioni storiche e critiche il pregiudizio diffuso di un’imposizione dell’Unità italiana alle genti del Sud. In un excursus, che parte dalla rivoluzione napoletana del 1799 il saggista evidenzia l’apporto al Sud al processo unitario e sul piano ideologico e su quello concreto di sacrificio di vita, non trascurando il ruolo delle donne”.

La cerimonia di premiazione si svolgerà, domenica 26 giugno 2011, alle ore 17 .30, nella aula Consiliare del Comune di Battipaglia in Piazza Aldo Moro.

Nel corso della manifestazione saranno conferiti i premi speciali: alla Cultura al Prof. Alberto Granese con la motivazione “per l’impegno umano, intellettuale, etico civile come docente, scrittore, critico letterario, saggista, specialista in storia delle riviste letterarie. Legato da sempre a Sìlarus ne ha promosso la diffusione attraverso tesi di laurea dagli anni ’60 al 2005. Ha sostenuto con entusiasmo e cura il progetto “Indici di Sìlarus”. Al Giornalismo al dott. Tommaso D’Angelo, direttore del quotidiano “Cronache“ per il suo proficuo impegno nel settore, certificato dalla continua crescita del quotidiano che dirige”. Fedeltà al dott. Alessandro Di Napoli, fedele lettore ed estimatore della rivista fin dal lontano 1970.